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Foto dal Presidio del 26 giugno 2013

27 Giu

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a presentar la coreografia

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una delle sòle che il MIUR ci ha rifilato

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la Walk of Sòle appena costruita

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scuola pubblica e scuola privata, troviamo le differenze

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219.000

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a preparar l’aperitivo

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sua Maestà, la Bufala

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uno degli interventi al rientro della delegazione

Le chiavi della scuola

13 Feb

di Anna Becchi da Comune-Info.net

Sono i primi anni del nuovo millennio. Siamo a Roma, all’Esquilino, quartiere vicino alla Stazione Termini, noto per la Piazza Vittorio e il suo mercato, crocevia di genti e di «culture» molteplici. Il quartiere sta vivendo una trasformazione, la popolazione locale, fatta prevalentemente di piccoli commercianti ma anche di operai e impiegati, lascia i locali e le abitazioni a una nuova onda migrante attratta appunto dal mercato e dalla vicinanza alla stazione centrale. Anche la scuola, l’istituto Manin e la sua sede di via Bixio la Federico Di Donato, vedono iscriversi moltissimi bambini di famiglie migranti prevalentemente dall’Asia, ma anche dall’Africa e dal Sud America. Dalla Di Donato le famiglie italiane cominciano ad andare via, alcune si trasferiscono, altre pur vivendo nel quartiere preferiscono iscrivere i figli nelle scuole un po’ più lontane (ma forse più sicure). Un nucleo di famiglie sceglie però di restare, ed è proprio da questo nucleo che parte l’esigenza di far giocare i propri figli il pomeriggio negli spazi della scuola e l’idea di chiedere il permesso al preside. Si inizia con un cineforum, un torneo di calcetto e con i giochi dal mondo in cortile. Il preside non solo accoglie l’esigenza ma rilancia chiedendo a quei genitori di fondare un’associazione e di prendere in consegna i cortili e i seminterrati in disuso della scuola. Continua…

Spot video per la manifestazione del 2 febbraio

29 Gen

Scuola, nel mirino la legge sui precari: la parola alla corte di Strasburgo

17 Gen

Coordinamento Nazionale Scuola

di Alessia Camplone da Il Messaggero
ROMA – Uno su ventimila. È bastato che il ricorso di un singolo precario della scuola, per decisione di un giudice del lavoro di Napoli, fosse dirottato alla Corte di Giustizia dell’Unione europea a Strasburgo, che inventimila possono sperare in una rivoluzione che si chiama posto fisso. Perché ventimila sono all’incirca i precari della scuola che hanno alle spalle trentasei mesi di supplenze, ovvero tre anni, quanto sarebbe bastato perché venisse riconosciuto il contratto a tempo indeterminato. Se non fosse per una legge, la 106 del 2011, che, con efficacia retroattiva, ha escluso i precari della scuola dalla procedura di stabilizzazione.

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Per un governo democratico della scuola della Costituzione – Interventi e dibattito, registrati in presa diretta

6 Gen

La scuola è nostra! Miglioriamola insieme

haroma2

di Coordinamento Nazionale per la Scuola della Costituzione
4 gennaio 2013

Di seguito rendiamo disponibili i files audio degli interventi e del dibattito registrati in presa diretta durante ilSeminario “Per un governo democratico della Scuola della Costituzione”, organizzato dal Coordinamento nazionale per la Scuola della Costituzione  presso la Provincia di Roma il 16 dicembre 2012

A questo link potete trovare un resoconto dettagliato di quanto emerso nella giornata di studio.

Quipotete scaricare il testo completo della proposta presentata dal Coordinamento.

Per ascoltare gli interventi cliccate sul testo sottolineato

Antonia Sani – Apertura dei lavori    

Carlo Salmaso – Introduzione

Corrado MauceriPresentazione della proposta

Dibattito Completo (mattina; pomeriggio)

Tavola Rotonda con i responsabili scuolaMeloni (RC), Puglisi (PD), Rodano (IdV), Salacone (Sel); conduce Marina Boscaino

Si invitano tutti coloro che hanno espresso nel dibattito le proprie valutazioni e tutti e…

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